2 aprile 2011 - A Gemona del Friuli il convegno 30 anni del biodecalogo, dal passato al futuro
L'individuazione delle linee guida per la tutela dell'ambiente montano del futuro” è il sottotitolo del convegno per l'aggiornamento nazionale degli operatori del T.A.M. in svolgimento a Gemona del Friuli (UD)
E’ in svolgimento da ieri a Gemona del Friuli (UD), l'aggiornamento nazionale per gli operatori di Tutela Ambiente Montano. Il sottotitolo del convegno: “L'individuazione delle linee guida per la tutela dell'ambiente montano del futuro” è il filo conduttore degli interventi dei relatori nelle quattro sessioni previste per oggi. Per la mattinata di domani è prevista l'escursione al Monte Glemine, che si eleva a ridosso dell'abitato di Gemona. La Commissione Centrale per la Tutela dell'Ambiente Montano, T.A.M., è stata istituita in seno al Club Alpino Italiano nel 1984, formalizzando il precedente impegno del CAI nella tutela ambientale e ha come sua ragione ispiratrice il bidecalogo approvato dall'assemblea straordinaria dei soci nel 1981 a Brescia. Esso stabilisce le “tavole della legge” dell'impegno di protezione della natura alpina che il CAI persegue.
Il Presidente Generale Umberto Martini, che chiuderà stasera i lavori in aula, ha dichiarato: ”Oltre a constatare la grande partecipazione e il grande interesse della base associativa per le tematiche ambientali, ritengo che questo sia un importante momento di riflessione che aiuti a trovare delle nuove strategie, con un occhio rivolto al futuro, per la tutela dell’ambiente montano perseguendo le modificate esigenze che si sono venute a creare in questi ultimi anni.”