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26.02.2018

L'edizione 2018 del progetto del Club alpino italiano "Vivere l'ambiente" prevede cinque incontri serali a ingresso libero (tutti in Veneto) e undici escursioni (in Veneto, Trentino, Emilia Romagna e Friuli Venezia Giulia) da marzo a ottobre. Al centro i confini fisici e politici, ma anche quelli vegetazionali, faunistici, climatici e geologici.

Chiusura, rivalità, separazione ma anche varietà, diversità, confronto. Sono alcuni dei tanti significati attribuiti, nel pensiero e nella lingua parlata, al tema dei confini. Un tema scelto per il XXII Ciclo del progetto CAI-TAM (Tutela ambiente montano) "Vivere l'Ambiente", che prende appunto il nome di "Confini. Un viaggio tra identità, memorie, scontri e incontri".


In programma, da marzo a ottobre 2018cinque incontri serali a ingresso libero (tutti in Veneto) e undici escursioni (in Veneto, Trentino ed Emilia Romagna), organizzate con la collaborazione di otto Sezioni venete del Club alpino italiano (Asiago, Dolo, Feltre, Mestre, Rovigo, Schio, San Donà di Piave, e Verona), dall'Arcam di Mirano e dalla Giovane Montagna di Mestre. 


La prima serata, intitolata "La pratica del confinare e l'arte dello sconfinare - Comunità e paesaggi alpini tradizione e modernità", è in programma venerdì 2 marzo, ore 20.45, alla Biblioteca di Villa Concina a Dolo (VE - via Comunetto, 5).


La prima escursione si terrà l'8 aprile sulla Via Schèner, un confine e una cerniera tra Feltrino e Primiero (tra Veneto e Trentino), a cura della Sezione CAI di Feltre.


Le altre escursioni si snoderanno dalla Linea Gotica alle terminazioni romane sul Monte Civetta, dai confini della Serenissima sull'Altopiano di Asiago alla Lessinia, sulle tracce di un intenso traffico di contrabbando. E poi dall'incontro delle tre grandi culture europee (latina, germanica e slava) sul Monte Forno, al confine fisico determinato dal fiume Po, fino ad arrivare al Grappa, con i suoi limiti tra bosco, arbusti e praterie, al passo del Brocon con la sua faglia e alla valle di Posina per gli aspetti faunistici.


"Negli appuntamenti saranno presi in considerazione i confini fisici e politici, ma anche quelli vegetazionali e faunistici, quelli dovuti a differenze ambientali e climatiche, fino ad arrivare a quelli dinatura geologica", afferma la responsabile del progetto Maria Grazia Brusegan. "Confini che invece di dividere arricchiscono la biodiversità del nostro paese. Nel percorso emergeranno anche le opportunità di scambio, dialogo e solidarietà che il confine può dare".


"Vivere l'ambiente" è un laboratorio stabile di iniziative ambientalistico-culturali, in linea con il Bidecalogo del CAI, per divulgare idee di ecologia, conoscenza, rispetto e tutela dell'ambiente e di valorizzazione e promozione sostenibile del territorio, con i suoi valori naturali, culturali e sociali. E' patrocinato dalla Commissione centrale tutela ambiente montano del CAI, da quella interregionale Veneto e Friuli Venezia Giulia e dal CAI Veneto. Il gruppo organizzatore è composto da 25 soci di varie Sezioni, di cui 20 sono Operatori e Operatrici Tutela ambiente montano.


Per info, programma e iscrizioni alle escursioni: www.viverelambiente.it.

 

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