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News

17.10.2018

Appuntamento venerdì 26 ottobre nell'ambito dell'edizione 2018 del Milano Montagna Festival (ingresso gratuito). A seguire laboratorio con materiali naturali

Un'insolita storia di montagna che profuma di boschi e libertà e che tratta con sensibilità il tema del bullismo. Queste le caratteristiche del libro "Le maschere di Pocacosa" dello scrittore valdostano Claudio Morandini, seconda uscita della collana di narrativa per ragazzi "I caprioli", edita da Salani Editore e Club alpino italiano.

Il libro, pubblicato lo scorso settembre, sarà presentato dall'autore al Museo dei Bambini di Milano (via Enrico Besana,12) venerdì 26 ottobre alle 17, in un evento (organizzato dal Centro Operativo Editoriale del CAI), compreso nel programma dell'edizione 2018 del Milano Montagna Festival e rivolto aragazzi dai 6 agli 11 anni,

Il protagonista del romanzo è Remigio a cui, anche se ha dodici anni, le maschere fanno paura. C'è un motivo, però: quando arrivano i giorni di Carnevale, a Pocacosa tutti sembrano impazzire, e nascosti dentro mascheroni spaventosi minacciano, inseguono, distruggono, infieriscono, e sembrano avercela soprattutto con lui, che a scuola è il più bravo. Per proteggersi, Remigio scappa, su per il bosco, verso le cime. Lassù, tra le montagne, troverà il modo di rifarsi, ma non subito: perché per tornare preparato deve imparare ad ascoltare i suoni della natura, percepire ogni odore, capire ogni verso degli animali e saper rispondere a tono, rimanere immobile fino a smettere di respirare e diventare invisibile. Ma non si tratta di vendetta, perché Remigio detesta le vendette, soprattutto da quando ha capito quanto sono infantili: la paura non è un'arma da usare contro gli altri, ma una sensazione che tutti dobbiamo provare e controllare.

Dopo la presentazione i piccoli partecipanti saranno coinvolti in 
uno speciale laboratorio nel Centro Permanente Remida del museo,basato sulle vicende raccontate nel romanzo: dovranno infatti costruire la propria maschera utilizzando materiali naturali,proprio come il giovane Remigio fa nel libro.

"Ogni libro nasce come un gioco: si studiano mosse, si disegnano mappe, si tirano dadi, ci si diverte e si fanno salti sulla sedia. E se il lettore si emoziona come lo scrittore, be', che cosa si può desiderare di meglio?", afferma Claudio Morandini, che si sofferma poi sul laboratorio in programma al museo. "Un gioco è anche trasformare le figure e le situazioni di un libro in un disegno, in una scultura, in un'avventura in cortile o tra gli spazi di un museo. Allora le figure diventano concrete, ti guardano negli occhi e tu puoi guardare loro: è diventato un rapporto molto stretto, che ti fa ti sentire più vicino ai personaggi e ti consente di cantargliene quattro ai cattivi: in fondo li hai creati tu, no? Il bello di giocare con i libri è che alla fine il lettore vince sempre".

L'ingresso è gratuito previa prenotazione telefonica fino ad esaurimento posti chiamando lo 02 43980402.
Il museo ricorda che 
l'evento è rivolto a bambini dai 6 agli 11 anni, non saranno accettate prenotazioni per bambini di età differente da quella indicata.

Claudio Morandini è nato nel 1960 ad Aosta, dove vive e insegna. È considerato uno tra i narratori più originali, raffinati e visionari di oggi. Tra i suoi più recenti romanzi si ricordano Neve, cane, piede, premio Procida - Isola di Arturo - Elsa Morante 2016, tradotto in diverse lingue, e Le pietre, che raccontano anch'essi insolite storie di montagna. Le maschere di Pocacosa è il suo primo romanzo per ragazzi.

 

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