News
I volontari del Club Alpino Italiano daranno una mano a difendere greggi e mandrie delle malghe dai gradi carnivori
La Regione Veneto ha reso noto che stata sottoscritta l’integrazione al protocollo tra amministrazione regionale e CAI per la prevenzione e la sicurezza in ambiente montano.
Nell’ambito del consolidato e proficuo rapporto di collaborazione avviato da anni tra amministrazione regionale e CAI – hanno spiegato spiegano gli assessori al Turismo e all’Agricoltura – è stato ampliato il protocollo d’Intesa definito cinque anni fa.
Ora i volontari del CAI del Veneto, oltre ad occuparsi di rifugi alpini, bivacchi e sentieri, di promozione e comunicazione culturale, di organizzazione dell’offerta turistica e di educazione al corretto approccio alla montagna, daranno un supporto operativo alle attività degli operatori incaricati dall’amministrazione regionale per la distribuzione, installazione e manutenzione dei recinti elettrificati e dei presidi anti-predazione da parte dei grandi carnivori, in particolare lupo e orso.
Già 52 volontari del CAI Veneto (che conta 52 mila soci) hanno dato la loro disponibilità e sono all’opera: la prima recinzione elettrificata è già stata montata sull’Altopiano a Malga Portule.
Prosegue intanto il lavoro di prevenzione e di riduzione del danno impostato grazie ai fondi del progetto Life Wolfalps, in collaborazione con gli allevatori e le comunità locali.
La collaborazione offerta dai soci CAI è fondamentale e preziosa per coniugare buona conoscenza dell’ambiente, rispetto della montagna e dell’equilibrio biologico, protezione e sicurezza dell’uomo e del bestiame.
La Regione Veneto ha consegnato e installato 31 recinti nell’altopiano di Asiago, almeno 20 in Lessinia e 32 nel Bellunese, tra Cansiglio, Alpago, Valbelluna e Grappa. Ha inoltre liquidato agli allevatori oltre 40 mila euro di indennizzi per i capi predati dal lupo