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La Commissione centrale rifugi e opere alpine e la Sezione di Roma ricostruiscono la vicenda. La burocrazia non c’entra, la decisone è stata del gestore
Il giorno 2 settembre 2017 il Rifugio Franchetti ha chiuso con circa un mese di anticipo. Sui mezzi di comunicazione e i social tale notizia ha avuto molto rilievo stante l’importanza strategica per il turismo nel Gran Sasso d’Italia della struttura di proprietà del Club Alpino Italiano di Roma. Poiché sono state riportate molte inesattezze è imprescindibile precisare i fatti.
Il giorno 2 settembre 2017 il Rifugio Franchetti ha ricevuto la visita degli ispettori del lavoro i quali hanno dichiarato che “dai controlli effettuati attraverso i sistemi informatici è risultato che per nessuno dei sopraccitati lavoratori è stata effettuata la prevista comunicazione di assunzione né è stata data prova di attivazione di prestazione occasionale accessoria. Pertanto constatata l’irregolare occupazione dei lavoratori elencati nella sez.1 del presente verbale, si è disposto l’immediato allontanamento degli stessi dal luogo di lavoro”.
Pertanto la chiusura anticipata del Rifugio Franchetti non è dipesa, come erroneamente riportato, dalla mancanza della licenza d’esercizio che non sarebbe stata rilasciata a causa dell’incuria e inefficienza del Comune di Pietracamela. Quest’ultima circostanza è palesemente una “fake news”. Infatti nessuna licenza è stata mai richiesta da parte del gestore del Rifugio al Comune, aggiungendo la necessità di chiarire oltre al profilo in materia di lavoro anche quello fiscale. L’unica richiesta protocollata e prontamente evasa dal Comune è stata la domanda di agibilità presentata dal Club Alpino Italiano di Roma il 16.09.2016.
Alla luce di quanto sopra è evidente che l’anticipata chiusura non è in alcun modo ascrivibile all’azione del Comune o ad una responsabilità della Sezione di Roma del CAI, ma da una determinazione del titolare della gestione del predetto Rifugio il quale a seguito della visita degli ispettori del lavoro del 02.09.2017, ha deciso di chiudere la struttura prima del termine della stagione estiva.
Questi i fatti pro veritate.
Giacomo Benedetti – Presidente Commissione Centrale Rifugi e Opere alpine
Daniele Funicelli – Presidente Sezione di Roma