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News

29.09.2017

Dal 5 all'8 ottobre il Club alpino italiano organizza il corso di formazione nazionale “Cividale e le Valli del Natisone teatro delle operazioni relative alla Battaglia di Caporetto”, al quale parteciperanno 52 docenti provenienti da 14 regioni

Quattro giorni nei luoghi in cui si svolse la battaglia di Caporetto, il più clamoroso disastro dell’esercito italiano durante la Prima guerra mondiale, con l'obiettivo di offrire ai docenti della scuola secondaria (primo e secondo grado) l’opportunità di acquisire conoscenze storiche sul tema della Grande Guerra e di trasmettere ai propri alunni esperienze di apprendimento sul campo, trasferibili all’interno della programmazione didattica.

Sono questi gli obiettivi del 30° Corso di formazione del Club alpino italiano rivolto agli insegnanti, denominato “Cividale e le Valli del Natisone teatro delle operazioni relative alla Battaglia di Caporetto”, che si svolgerà dal 5 all'8 ottobre a Cividale del Friuli (UD).
Parteciperanno 52 docenti provenienti da 14 regioni italiane. Il gruppo più numeroso proviene dalla Lombardia, seguito dal Veneto, dal Lazio, dalle Marche e dall’Emilia Romagna. I docenti più lontani provengono dalle isole, Sicilia e Sardegna.


Attraverso momenti in aula e in ambiente, i partecipanti potranno fare esperienza diretta, sia attraverso i racconti degli esperti che con le visite in alcuni luoghi chiave, di quanto accaduto durante il terribile conflitto che ha coinvolto tante vite strappate ai propri territori e alle proprie famiglie per essere inviati a combattere in ambienti duri e difficili.

 

I docenti avranno l'occasione altresì di immergersi tanto nella raffinata eleganza del piccolo centro storico, ricco di memorie millenarie, quanto nella natura di questi luoghi, la cui bellezza ha trovato purtroppo contrapposto l’orrore di un conflitto tanto atroce. Non mancherà una visita a Castelmonte, luogo di pellegrinaggio e intensa spiritualità, accostato a un più profano avvicinamento all’arte enologica dei colli adiacenti.


“E’ l'ultima proposta di un ciclo pensato in tre episodi dedicato al centenario della Grande Guerra, nella considerazione che i nefasti eventi bellici e le aspre battaglie tra gli eserciti impegnati si svolsero per lo più nello scenario alpino ben noto ai soci del CAI, molti dei quali appassionati conoscitori dei luoghi, dei protagonisti e degli avvenimenti”, afferma il responsabile del Progetto CAI – Scuola Francesco Carrer. “Una competenza ancora una volta messa a disposizione dei docenti per arricchire le loro opportunità formative”.


Il ciclo è cominciato nel 2015 con il corso dedicato ai Forti sul confine tra Veneto e Trentino (Regno e Impero), è continuato nel 2016 con la “Guerra Bianca” sui ghiacciai dell’Adamello, per giungere a conclusione con quest’ultimo progetto.

“Ad ogni partecipante verrà consegnata una copia del volume I sentieri della Grande Guerra edito dal CAI in collaborazione con il Corriere della Sera e La Gazzetta dello Sport”, continua Carrer. “Da notare anche la sede di questo corso, il nobile ed antico centro di Forum Julii, poi capitale longobarda e oggi insignita del riconoscimento UNESCO. L’interesse suscitato è stato notevole, almeno a giudicare dal numero di richieste d’iscrizione, ancora una volta molto superiore rispetto alle disponibilità massime di accoglienza”.


Il corso è stato organizzato grazie all’impegno del CAI Friuli Venezia Giulia, in collaborazione con il Comitato Scientifico Veneto –Friulano-Giuliano e con il supporto operativo della Sezione di Cividale del Friuli.

 

Guarda il programma del corso

 

Comunicato Club alpino italiano

 

 

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