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News

27.11.2017

Il primo premio “Città di Sondrio” per il miglior film naturalistico è andato a Isole nel tempo – Nate dal fuoco. Premiati anche Isar, l’ultimo fiume selvaggio e L’odissea dei lupi solitari

Una immagine del film vincitore "Isole nel tempo"

Dopo due settimane di festival e sei serate di proiezioni, nella serata di gala al Teatro Sociale, la Mostra internazionale dei documentari sui parchi ha incoronato i vincitori dell’edizione numero 31.

 

Tre i premi assegnati dalla giuria internazionale di Sondrio Festival 2017. Il primo premio “Città di Sondrio” – valore, 4mila euro – è andato a Isole nel tempo – Nate dal fuoco di Matt Hamilton. «A seguito della collisione fra due mondi – recita la motivazione della giuria -, le isole tropicali a nord dell’Australia rappresentano uno degli ambienti con la maggiore biodiversità sulla terra. L’incontro fra elementi asiatici ed australiani nel corso delle diverse ere geologiche ha prodotto originali forme di adattamento negli animali e nelle piante che qui vivono. La diversa età delle isole ha determinato tempi diversi nell’evoluzione delle specie. Lavorando in condizioni eccezionalmente difficili, i documentaristi ci illustrano i tesori di un mondo sconosciuto, dimostrando altissime capacità tecniche nel campo della cinematografia naturalistica». 


A vincere il premio “Parco Nazionale dello Stelvio” – valore, 3mila euro – è stato Isar, l’ultimo fiume selvaggio di Jürgen Eichinger.  La motivazione: «Nel tratto superiore del suo corso, l’Isar è l’ultimo fiume libero della Germania meridionale, con una ricca vegetazione e nessun consistente impatto umano. L’autore ci conduce in un viaggio lungo l’Isar sottolineando, oltre alle dinamiche del fiume, l’importanza degli habitat e della vegetazione ripariale per la sopravvivenza della fauna locale». 

 

 Il film L’odissea dei lupi solitari di Volker Schmidt-Sondermann, si è invece aggiudicato il premio “Regione Lombardia”, per il miglior documentario sugli aspetti naturalistici, culturali, paesaggistici ed economici delle aree protette all’interno dell’Unione Europea (valore, 3mila euro).  «L’odissea dei lupi solitari mostra le sfide da affrontare per la conservazione di uno dei più importanti superpredatori d’Europa – la motivazione della giuria -. Il documentario illustra l’odissea di due lupi che percorrono centinaia di chilometri, attraversando molte nazioni. Nel corso del loro epico viaggio i lupi si imbattono in numerosi ostacoli, dalle strade ai grandi fiumi e agli insediamenti umani, non privi di rischi. Il documentario mostra come l’uomo può vivere in armonia con il lupo, senza doverlo temere».  

 

Sono stati consegnati anche due premi speciali, come vuole la tradizione. La giuria del pubblico ha assegnato il premio “Achille Berbenni” a Figli di Enkai di Nacho Ruiz Rizaldos.  La giuria degli studenti, composta da ragazzi di due scuole superiori di Sondrio, ha invece The silent death of the lions (La morte silenziosa dei leoni), di Axel Gomille. «Il film mette in luce una problematica attuale e poco conosciuta – hanno spiegato i ragazzi -, ovvero la relazione conflittuale tra i leoni e le popolazioni autoctone della Tanzania. Breve ma efficace, ha suscitato in noi grande interesse anche grazie alla definizione e alla varietà delle riprese che hanno evidenziato anche momenti cruenti e drammatici». 

 

 

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