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di un grave danno ad un rifugio durante la stagione invernale,
oppure la ritardata erogazione di un contributo pubblico rispetto
al previsto, e non già a sostituire finanziamenti ordinari e
programmati, talora già concessi, da parte di Istituti di credito.
Le richieste già pervenute da alcune Sezioni, una volta
verificata la sussistenza delle condizioni previste, hanno trovato
rapido accoglimento e le relative sovvenzioni sono state erogate.
Resta, in ogni caso, ferma la volontà di istituire, se e per
quanto possibile, un diverso Fondo di solidarietà, sempre a
favore delle Sezioni, mediante la costituzione di apposite forme
di garanzia a sostegno di eventuali finanziamenti da parte di
Istituti di credito che operano in forma agevolativa per il settore
no profit.
3) L’attenzione verso i Gruppi Regionali e Provinciali
Muovendo dalla premessa che i Soci e le Sezioni di una
stessa regione o provincia autonoma appartengono al relativo
raggruppamento, che “
ha il compito di operare a favore del
conseguimento delle finalità istituzionali da parte delle Sezioni
”
(art. 32 Statuto), una particolare attenzione è stata riservata a
queste specifiche realtà a favore delle quali, nel documento
“Priorità”, è stata sollecitata una crescente autonomia.
Ora, poiché i Gruppi sono per definizione dotati di “autonomia
organizzativa, funzionale e patrimoniale”, il CDC si è trovato
nella necessità di interpretare il senso di tale sollecitazione che,
allo stato, ha ritenuto di intendere come richiesta, soprattutto dai
territori del CMI, di poter disporre di maggiori risorse finanziarie
da investire nelle attività.
Così, già nel 2016, e nuovamente nel 2017, parte del
ripristinato contributo statale è stato utilizzato per raddoppiare
le disponibilità a favore dei Gruppi Regionali e Provinciali,
con lo stanziamento di ulteriori
€
200.000,00, destinati alla
progettualità, utilizzando, però, un diverso criterio distributivo,
che tenesse in minor conto il numero dei Soci dell’area, così da
favorire le realtà in via di espansione e crescita e, quindi, aventi
maggiore esigenza di visibilità e presenza nei rispettivi territori.
Non si è trattato, è bene sottolinearlo, della creazione
di
rendite di posizione
, di somme, cioè, che competano a
prescindere dalla loro corretta ed effettiva valorizzazione in
termini associativi.
Per questo tutti i nostri Presidenti regionali e provinciali sono
stati informati che sia le modalità di utilizzo, sia, e a maggior
ragione, gli eventuali mancati utilizzi, saranno oggetto di
valutazione prima di procedere ad ulteriori contribuzioni.
Si tratta di un principio che vale in ogni caso, ma, in particolar
modo, con riferimento a questo contributo aggiuntivo che,
peraltro, deve intendersi direttamente collegato al permanere
del rifinanziamento della nostra Legge istitutiva.
In questa prospettiva di ricerca di maggiore visibilità all’esterno
e alla luce del successo che l’arrampicata va riscuotendo,
specie presso i giovani ed i giovanissimi, sono state messe a
disposizione dei Gruppi Regionali e Provinciali ulteriori risorse
per l’acquisto di pareti mobili di arrampicata, da utilizzare
Emozioni in Val Comelico (Foto: Cervelli in Azione)