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Con essa si è inteso ricordare che l’iscrizione al CAI, ben

al di là dell’offrire servizi ed agevolazioni, rende ciascuno

protagonista e partecipe, in oggi, di uno storico, ma sempre

attuale, cammino fatto di passione per la montagna, di rispetto

per l’ambiente e di solidarietà. In meno di una settimana dall’invio

della comunicazione, oltre 1.500 destinatari hanno provveduto

al rinnovo dell’iscrizione.

Ma, quali che siano le ragioni sottese all’iscrizione da parte

dei singoli, la loro fidelizzazione come Soci richiederà, da parte

nostra, una effettiva capacità di accoglienza e di dialogo, una

disponibilità a contribuire alla loro preparazione ed esperienza

nell’andare in montagna e, per quanto attiene i giovani, un

sapersi rapportare con loro, soprattutto con esempi positivi,

capaci di coinvolgimento e stimolo, avvicinandosi, per quanto

possibile, alle loro forme di linguaggio e aprendo loro gli accessi

alla gestione e alla responsabilizzazione, come amministratori o

titolati.

Il modo migliore per comportarsi colla gioventù ed educarla,

mi parve sempre quello di mostrarle fiducia ed addossarle di

buon’ora gravi responsabilità. Ciò val meglio di una ingerenza

continua e meticolosa, di una sorveglianza offensiva e inefficace

(Q. Sella – Pensieri, 119, Biella 2000).

E, a proposito di linguaggio, è ormai in via di ultimazione una

specifica Applicazione (

App

nel linguaggio corrente) di tipo

“Serious Game”, avente come tema e riferimento la montagna e

le attività che vi si possono praticare: si tratta di uno strumento

pensato e voluto per informare ed avvicinare i giovani, utilizzando

una delle modalità di attrazione loro più familiari.

Non a caso, al fine di acquisire conoscenze più puntuali ed

avere riscontri su quale sia l’immagine che il Sodalizio proietta di

sè all’esterno, è stata promossa una specifica indagine avente

ad oggetto “

I giovani, il CAI e la montagna

”, il cui esito verrà

reso noto nel contesto dell’Assemblea dei Delegati di Napoli e

potrà costituire il presupposto per opportuni approfondimenti,

riflessioni e conseguenti strategie, ove del caso anche correttive.

Ma nulla potrà determinare chi è Socio oggi a rinnovare,

nel tempo, la propria iscrizione, più di un CAI globalmente e

singolarmente capace di risposte adeguate, di coerenza e

di effettiva attuazione e rispetto dei valori ai quali afferma di

ispirarsi.

2) La centralità del Socio e delle Sezioni

Sin dall’avvio del mandato presidenziale ho scelto di utilizzare

l’editoriale sulla nostra rivista “Montagne360” quale forma di

contatto diretto con le Socie ed i Soci, senza filtri o mediazioni,

trattando sia i temi dell’attualità che gli argomenti sui quali, di

volta in volta, mi è parso più opportuno fornire un’informazione

più puntuale.

Così è stato per l’effettivo riparto della quota associativa,

precisando quale sia la parte destinata alla Sezione, quale

all’Organizzazione centrale e, soprattutto, quale al Socio per

pubblicazioni, coperture assicurative e contributo solidale per

i rifugi.

Oppure sul rilievo e la delicatezza del ruolo dei Delegati,

suggerendo criteri di scelta diversi dal ricorrente

premio alla

carriera

o dal

sentito dire

, preferendo il riscontro diretto, il

contatto, la valutazione della storia associativa e del contributo

fornito, l’attenzione alle capacità e competenze specifiche in

rapporto alle aspettative legate alla carica o all’incarico.

Ancora: mi è parso doveroso richiamare alla coerenza,

rispetto alle previsioni del bidecalogo; oppure al dovere di dare

risposte, sia a domande o comunicazioni, sia, più in generale,

alle aspettative connesse alle cariche o funzioni ricoperte ed ai

compiti che abbiamo accettato di assumere.

Questa stessa Relazione, in fondo, è solo un editoriale un po’

più lungo, con cui dare conto di quanto avvenuto durante l’anno

e dei progetti per il prossimo futuro, rapportandomi dapprima

con le Delegate ed i Delegati e, subito dopo, con ogni Socia ed

ogni Socio, perché qualsiasi distanza tra la Base ed il vertice del

Sodalizio risulti tendenzialmente azzerata.

Per passare, ora, a riscontri più concreti, mi sembra che, quale

prima forma di attenzione verso il Socio, sia da evidenziare la

proposta di mantenere inalterata, anche per il 2018, la quota

minima associativa e le precedenti ripartizioni, con particolare

riferimento al contributo destinato alla Sede Centrale e a

quanto di spettanza del Socio.

Ciascuna Sezione sarà, invece, libera di determinare la propria

quota associativa in misura funzionale alle proprie esigenze e

progettualità.

Ecco perché, senza aumento di quote nel 2017 e, a seguire,

nel 2018, acquista particolare valore l’essere riusciti già dal

1° gennaio di quest’anno, grazie ad un’intesa con la Sezione

CNSAS che lo ha realizzato, ad assicurare ad ogni Socio

CAI l’accesso gratuito all’utilizzo del GeoResQ, l’applicazione

per smartphone che consente la tracciabilità dei percorsi, la

geolocalizzazione e l’invio dell’allarme per il soccorso, il cui

valore oggettivo è facilmente desumibile dal costo di tale

servizio sino al 31 dicembre 2016.

Da qui l’invito a tutti di avvalersene poiché la sua funzione in

ambiente montano è di immediata evidenza e potrebbe risultare

preziosa.

Sempre nel corso del 2016 è stato istituito un Fondo annuale

a favore dei Soci che, in età compresa tra i 18 ed i 30 anni,

abbiano frequentato positivamente corsi di formazione per

dirigenti o abbiano conseguito uno dei titoli riconosciuti dal

Sodalizio.

Lo stanziamento per ciascuno, a fondo perduto, è stato

fissato in

250,00.

Si tratta, come è facile comprendere, di un’iniziativa volta

a favorire, ad un tempo, i giovani, rispetto ai costi della

formazione come titolati o come dirigenti, e quelle Sezioni che,

eventualmente, se ne sarebbero fatte carico.

Tale Fondo è stato riconfermato per il 2017 ed è dotato di

100.000,00, con un ampliamento dell’arco di età dei beneficiari

sino ai 35 anni, su concorde valutazione del CDC e del Comitato

Centrale di indirizzo e controllo.

Sono certo che tale risorsa troverà larga utilizzazione, a

riprova di una effettiva e non solo dichiarata volontà, di favorire

l’accesso dei giovani alle cariche dirigenziali o ai titoli di

istruttore, accompagnatore od operatore.

Per consentire, poi, alle Sezioni venutesi a trovare in

situazioni di imprevedibili difficoltà di natura straordinaria,

per affrontare le quali potrebbero trovarsi nelle condizioni di

ritardare il versamento alla Sede Centrale, così trattenendo sia

la parte di quota necessaria a garantirne il funzionamento, sia la

parte destinata alle assicurazioni, alle pubblicazioni e al Fondo

di solidarietà pro-rifugi, è stato costituito uno specifico Fondo

di mutualità per situazioni emergenziali e straordinarie, attivo dal

01.01.2017 e dotato di risorse per complessivi

1.000.000,00.

Per accedere a tale fondo sono state individuate le condizioni

ed i limiti massimi di erogazione, attraverso un semplice

regolamento.

E’ doveroso sottolineare che, per evidenti ragioni, si tratta di

risorse destinate a sopperire esclusivamente a casi di effettiva

emergenza o straordinarietà, come può essere il sopravvenire